Novità per le persone con disabilità che vogliono prendere la patente di guida o che la devono rinnovare

Il diritto alla mobilità è un principio riconosciuto a livello internazionale e implica il dovere per gli Stati di garantire alle persone con disabilità il supporto necessario, anche tecnologico, per muoversi in autonomia e accedere alle procedure utili al conseguimento e al rinnovo della patente di guida.
La direttiva europea 2018/1724 afferma che la patente rappresenta uno strumento di libertà personale, di partecipazione economica e sociale, soprattutto nei territori dove il trasporto pubblico è limitato. Per molte persone anziane, sole o con disabilità, l’auto è una condizione di indipendenza e di pari opportunità. Le eventuali limitazioni devono fondarsi su criteri oggettivi e individuali, senza rischi di discriminazione.
In Italia sono circa 260mila le persone con disabilità titolari di patente speciali. Le persone con disabilità fisiche ad elevata necessità di sostegno, come tetraplegia, distrofia muscolare o paraplegia, incontrano ancora oggi difficoltà nel reperire strumenti e adattamenti adeguati, spesso a causa di procedure lunghe e poco omogenee sul territorio.
Per rendere il sistema più coerente con i principi della Convenzione Onu e con gli standard europei, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha introdotto il Nuovo Prontuario Adattamenti. Si tratta di un aggiornamento tecnico ma anche culturale, che riconosce la disabilità come condizione personale e non come limite.
Il nuovo documento prevede procedure semplificate per il rinnovo della patente in caso di disabilità fisiche stabilizzate e croniche. In questi casi, il rinnovo avverrà senza il bisogno di una nuova valutazione da parte della Commissione patenti speciali e introduce i Codici Unionali Armonizzati, ovvero “codici standard dell’Unione Europea che compaiono sulla patente di guida (tra i numeri 01 e 99) e indicano limitazioni, prescrizioni mediche, adattamenti del veicolo o altre condizioni speciali”. La loro adozione allinea l’Italia alle normative europee, garantendo maggiore uniformità.
Tra le innovazioni, l’introduzione di nuove classificazioni per patologie complesse, che adesso si trovano abbinati adattamenti davvero personalizzabili per le esigenze della specifiche del futuro guidatore. Altra novità prevista dal Nuovo Prontuario è l’uso del simulatore di guida, strumento che permette di definire in modo oggettivo gli adattamenti necessari al singolo individuo con disabilità e le sue reali capacità di guida.
Queste misure segnano un passo avanti verso una mobilità davvero personalizzata, fondata su autonomia, sicurezza e rispetto della diversità individuale.
(Elisa Marino)





