Si diffondono sempre di più abiti che permettono alle donne con corpi non conformi di mostrare il proprio lato più sensuale
Ci basiamo spesso su ciò che vediamo: una donna in carrozzina ci appare come una povera persona che non può dare niente. Ma non è cosi. Una donna con disabilità rimane sempre una donna. Una donna che può piacere, una donna che può essere considerata bella pure con le sue problematiche.. E poi oggi c’è un marchio di vestiario che aiuta tutte le donne a far emergere la propria sensualità.
Si tratta di una collezione accessibile che, mantenendo lo stile sensuale tipico del marchio, tiene conto nel suo design delle difficoltà che le donne con disabilità molto spesso incontrano nell’indossare, chiudere o slacciare un completino intimo.
Gli indumenti di questa collezione sono creati utilizzando tessuti e materiali non fastidiosi al contatto con la pelle, dotati di spalline adattabili e completamente convertibili. Soprattutto, sono dotati di una chiusura magnetica, frontale per i reggiseni e laterale per le mutandine, permettendo così alle donne con difficoltà motoria di poterli mettere e togliere in autonomia, con maggiore facilità.
Per la realizzazione di questo progetto, che, appunto, vuole andare a creare della biancheria intima bella da vedere e comoda da indossare per tutte le donne, è stata essenziale la collaborazione tra la società di moda e una agenzia, la GTM, che si occupa di insegnare ai brand più importanti come rapportarsi e sviluppare, nella realizzazione dei loro prodotti, le necessità delle persone con disabilità. Più di tutto, però, fondamentale per il marchio, è stato aver rispettato il principio per cui quando si crea un prodotto accessibile, si deve chiedere direttamente alle persone con disabilità.
Questi completini sono più importanti di quanto si possa pensare, perché al giorno d’oggi la lotta agli stigmi passa anche attraverso l’esistenza di un completino intimo sensuale, che si può indossare da sole e che non dia fastidio una volta infilato.
(Marilena Ridolfi)