Avete un libro nel cassetto? Ecco cosa c’è da sapere quando un editore si offre di pubblicarlo
Gli italiani sono un popolo di scrittori. Secondo dati Istat, nel 2022 in Italia sono stati pubblicati 102.987 titoli, inclusi quelli autopubblicati. Praticamente, facendo una media, ogni giorno nel nostro Paese vengono sfornati 282 nuovi titoli.
Il sogno di veder pubblicato il proprio libro è diffuso a tal punto da aver fatto drizzare le antenne a molti imprenditori che, facendo leva sulle aspirazioni di tanti aspiranti scrittori e scrittrici in erba, hanno cavalcato questa tendenza facendone un vero e proprio business. Il settore editoriale è in costante crescita: secondo l’Associazione Italiana Editori, in Italia esistono più di 5mila case editrici, molte delle quali diverse da quelle tradizionali. Parliamo delle case editrici a pagamento.
Per conoscere più da vicino questo fenomeno, ci avvaliamo dell’esperienza di Daniela Myr, book blogger ed esperta di comunicazione, nonché collaboratrice di Radio FinestrAperta, all’interno della rubrica letteraria Tra le righe. Proprio all’interno di questa trasmissione si è deciso di non trattare opere pubblicate da editori a pagamento ed è da qui che partiamo, chiedendo a Daniela il motivo di tale scelta: “Perché un libro pubblicato da questo tipo di casa editrice, nella stragrande maggioranza dei casi non ha la stessa qualità – ci risponde -. Mi dispiace dirlo, ma a loro interessa guadagnare, come a tutti ovviamente, ma mentre gli editori tradizionali vogliono farlo proponendo un prodotto valido, quelli a pagamento lo fanno alle spalle degli scrittori e delle scrittrici, giocando sulla loro ingenuità e guadagnando la loro fiducia”.
Approfondiamo, dunque, la conoscenza di questo fenomeno.
COME FUNZIONA L’EDITORIA TRADIZIONALE
Ammettendo che il libro piaccia, c’è una serie di passaggi che devono necessariamente essere compiuti affinché venga pubblicato.
Per prima cosa, la casa editrice riceve il manoscritto, lo valuta e decide che è degno di essere pubblicato. A questo punto contatta l’autore o l’autrice per esprimere la volontà di portare avanti il progetto. Arriva il momento del cosiddetto “editing”, ovvero della verifica ed eventuale correzione del contenuto, la forma, i personaggi, l’ambiente, la correttezza e la coerenza del testo, perché non esiste manoscritto che vada già bene così, anche il più accurato necessita di qualche aggiustamento. Bisogna poi realizzare la copertina e stampare il volume. Di tutti questi passaggi si occupa la casa editrice, eventualmente coinvolgendo l’autore ma senza mai chiedergli alcun contributo economico.
Essendo negli ultimi anni aumentate esponenzialmente le richieste da parte di aspiranti scrittori e scrittrici, che subissano di manoscritti gli editori, questi ultimi non hanno il tempo materiale per valutare tutte le opere che ricevono. Per questo motivo si sono imposte ultimamente due nuove modalità attraverso le quali vengono “filtrate” le richieste: le agenzie letterarie e i concorsi.
Partecipare a un concorso – e ovviamente vincerlo – è un ottimo lasciapassare per l’opera in cerca di editore, che verrà valutata con attenzione dalla casa editrice (la quale spesso è colei che il concorso lo ha indetto).
Come nel mondo degli attori e delle attrici, inoltre, esistono delle agenzie che si occupano di fare da intermediarie tra autori ed editori, ma non è assolutamente scontato che l’affare vada in porto: il prerequisito per la pubblicazione rimane sempre la validità del manoscritto.
Alla fine dei vari passaggi, se la casa editrice conferma la sua intenzione di pubblicare il libro, viene stipulato un contratto tra l’editore e l’autore. E no, ancora una volta non verrà chiesto alcun contributo economico a quest’ultimo.
COME FUNZIONA L’EDITORIA A PAGAMENTO
Con “editoria a pagamento” si fa riferimento a quelle case editrici che, contrariamente a quelle tradizionali, richiedono agli aspiranti scrittori che si rivolgono loro un contributo economico.
È doveroso ribadirlo: normalmente, un editore interessato a pubblicare un manoscritto, non chiederà mai denaro all’autore. Piuttosto gli corrisponderà un compenso o, nel peggiore dei casi, si limiterà a occuparsi della pubblicazione senza alcun onere da parte dello scrittore o della scrittrice.
Nella maggior parte dei casi, quando uno scrittore o una scrittrice si rivolge a una casa editrice a pagamento, questa reagisce subito con entusiasmo dicendo che il libro è bello, che ha un grande potenziale e che sono interessati alla sua pubblicazione. Dopo aver dimostrato il proprio interesse nei confronti del manoscritto, l’editore a pagamento chiederà all’autore o all’autrice di contribuire alle spese.
Alcuni adottano strategie diverse, per esempio chiedendo all’autore di comprare un certo numero di copie del proprio libro, che poi egli stesso dovrà vendere. Altri ancora chiedono allo scrittore o alla scrittrice in erba di sostenere le spese per la correzione del manoscritto, per la copertina, per la stampa o per qualsiasi altro onere.
Le case editrici tradizionali si occupano non solo della pubblicazione, ma anche della promozione delle opere del loro catalogo. Questo, invece, non accade nel caso delle case editrici a pagamento, le quali chiederanno all’autore di occuparsi da solo di prendere contatti, organizzare incontri, svolgere le presentazioni. Oppure gli prometteranno di farlo, ma questo quasi sicuramente non accadrà.
L’editore a pagamento fa leva sull’ingenuità e sulla vanità dell’aspirante scrittore o scrittrice, sull’ignoranza dei meccanismi, sulla voglia di pubblicare a ogni costo e vedere stampato il proprio manoscritto. Sebbene dal punto di vista morale questa pratica presenti molte ombre, da quello legale non la si può definire una truffa in quanto, al momento della firma del contratto, tutto è chiaro, nero su bianco. Tutto ciò è legale e a seguito della firma non ci si può opporre a quanto si è siglato.
COME EVITARE SORPRESE
Nel mondo dell’editoria tradizionale, praticamente mai ci viene detto “Il tuo libro ci è piaciuto, lo vogliamo pubblicare, ti facciamo una proposta”. Nel momento in cui questo avviene, dovremmo insospettirci.
Un’azione preventiva che può essere fatta facilmente prima ancora di contattare una casa editrice, è una veloce ricerca su Internet digitando il nome dell’editore seguito dalle parole “casa editrice a pagamento”. Tra i risultati troveremo senz’altro la risposta ai nostri dubbi, dopodiché sapremo cosa aspettarci e potremo regolarci di conseguenza.
Leggete, infine, con molta attenzione ciò che firmate.
(Manuel Tartaglia)